E se potessi salvarlo? Scopriamo quando è davvero il caso di estrarre un dente

Scopri quando può essere necessario un'estrarre un dente e le due tipologie di procedure, semplici e chirurgiche, legate all'intervento. Sia che si tratti di una carie profonda, parodontite avanzata, frattura verticale o mal posizionamento dei denti, solo il tuo dentista può decidere se l'estrazione è la soluzione migliore.

01 Febbraio 2024

Tutti i dentisti del mondo sono d’accordo su una cosa: tutti dovremmo cercare di mantenere il più a lungo possibile i denti sani e nella loro posizione. Tuttavia, per questioni legate a patologie o fratture o mal posizionamenti a volte necessario ricorrere alla chirurgia estrattiva. Gli interventi possono riguardare varie parti del dente, e possono essere motivati da diverse cause, che impediscono di salvare il dente:

  • quando la carie è penetrata talmente in profondità da distruggere il dente, rovinandolo definitivamente
  • in caso di parodontite avanzata che coinvolge i tessuti di sostegno del dente. In questo caso l’estrazione è per lo più funzionale alla sostituzione del dente con un impianto dentale
  • se il dente ha subito una frattura verticale e non è possibile recuperarlo in nessun modo
  • quando i denti sono mal posizionati e interferiscono sulla corretta posizione di tutta l’arcata dentale

L’estrazione dentale può essere un intervento più o meno complicato a seconda di alcuni fattori come ad esempio la posizione del dente (dente inclinato, semincluso, incluso ecc…) o l’età del paziente (nei pazienti giovani risulta più semplice).

 

Esistono 2 tipi di procedure di estrazione e sono le seguenti:

1. Estrazioni semplici

Le estrazioni semplici vengono solitamente eseguite su denti visibili in bocca e di solito vengono eseguite in anestesia locale.

2. Estrazioni chirurgiche

Alcuni denti, richiedono per essere estratti delle manovre molto più complesse di quelle convenzionali. Di solito queste complicazioni nascono dalla posizione che tali denti hanno in bocca. Talvolta, l’estrazione si trasforma in un vero e proprio intervento chirurgico nel quale sarà necessario incidere la gengiva e raggiungere il dente attraverso l’osso. Anche in certi casi di semi-inclusione, l’odontoiatra dovrà crearsi un accesso attraverso la gengiva e sacrificare una certa quantità d’osso per poter estrarre il dente.

In questa procedura, il dentista può eseguire un’incisione per elevare i tessuti molli che coprono il dente. In alcuni casi, il dente può essere diviso in più pezzi per facilitarne la rimozione.

Qualunque sia la tua situazione, è fondamentale sapere che solo il tuo dentista può decidere – dopo un’attenta analisi strumentale – quando è il caso di estrarre un dente o quando invece è possibile salvarlo mediante altre terapie o soluzioni dentali.

Hai dei dubbi su un dente che ti dà problemi e non sai se è il caso di toglierlo? Contattaci subito per un appuntamento e valuteremo insieme la strada migliore da percorrere.